Reading Lolita in Tehran di Eran Riklis, tratto dal celebre memoir di Azar Nafisi, si è aggiudicato il Premio speciale della Giuria della Festa del Cinema di Roma al cast femminile, nonché il Premio del Pubblico FS, Official Sponsor della Festa.
Il film racconta la storia di una coraggiosa professoressa di letteratura che sfida la censura della Repubblica Islamica dell’Iran. Dopo la rivoluzione del 1979, Azar Nafisi (interpretata da Golshifteh Farahani) ritorna a Teheran con il marito, portando con sé una valigia piena di libri proibiti. Mentre l’Iran diventa sempre più oppressivo sotto il regime di Khomeini, Nafisi raduna in segreto sette studentesse per discutere di grandi opere della letteratura occidentale, tra cui Lolita, Il grande Gatsby e Orgoglio e pregiudizio, testi considerati pericolosi dal regime.
Tre motivi per vedere Reading Lolita in Tehran:

1. Un film che celebra il potere della letteratura
Reading Lolita in Tehran ci ricorda il ruolo cruciale della letteratura nel resistere alla repressione. Il film esplora come i romanzi possano diventare uno spazio di libertà, dove le protagoniste possono esprimere i loro desideri, speranze e paure. La performance di Golshifteh Farahani nel ruolo di Nafisi è toccante e piena di sfumature, mostrando la determinazione della protagonista nel mantenere viva la cultura e il pensiero critico in un contesto di crescente oscurantismo .
2. Un cast di talento che dà voce alla resistenza femminile
Il film presenta un cast corale di attrici iraniane e internazionali, tra cui Zar Amir e Mina Kavani, che interpretano le studentesse di Nafisi. Queste donne, con storie personali complesse, rappresentano diverse prospettive sull’oppressione e sulla ribellione. Le loro interazioni intime e i loro dialoghi su temi universali come la libertà, la femminilità e l’identità sono centrali nella narrazione .
3. La visione di Eran Riklis, un ritratto dell’Iran che va oltre i confini
Riklis, noto per film come La sposa siriana e Il giardino dei limoni, costruisce un racconto intimo e allo stesso tempo universale, che risuona con le lotte contemporanee per i diritti delle donne. La sua regia mescola momenti di alta tensione emotiva con riflessioni politiche profonde, rendendo il film non solo un’opera personale, ma anche una denuncia delle derive autoritarie che colpiscono molte società nel mondo .
Uno degli aspetti più toccanti di Reading Lolita in Tehran è il dramma che emerge dalla consapevolezza dei protagonisti che, sebbene i regimi passino, il paese rimane. Questo sentimento viene ribadito più volte durante il film, creando un contrasto doloroso con la realtà dell’Iran, dove il regime sembra perdurare immutato da decenni.
Una delle scene più evocative è quella in cui Azar Nafisi immagina la libreria, un tempo luogo di cultura e scambio intellettuale, rianimarsi brevemente nella sua fantasia. La scena rappresenta il dolore profondo per la perdita di questi spazi e per il fatto che le nuove generazioni non potranno sperimentare la libertà intellettuale che lei ha vissuto in passato. È un ricordo doloroso di ciò che era e di ciò che, purtroppo, non sarà più, sottolineando l’impatto devastante della repressione culturale.
Questo tema amplifica il messaggio del film: la lotta per la libertà di pensiero è tanto importante quanto la sopravvivenza fisica, e la memoria collettiva di un popolo è qualcosa che il regime, per quanto longevo, non può cancellare completamente .

Quest’opera mi interessa parecchio soprattutto per le tematica importante e delicata che vuole narrare. Devo vederlo assolutamente, grazie per averne parlato!
"Mi piace"Piace a 1 persona