Ecco tre motivi per cui vale la pena vedere The Creator:

- Una riflessione profonda sull’intelligenza artificiale e l’umanità: The Creator esplora temi cruciali e attuali come la coscienza artificiale e il confine tra umano e macchina. Il film pone domande filosofiche importanti: cosa significa essere umano? Come ci relazioniamo con l’IA? Questi temi vengono trattati in modo coinvolgente e provocatorio, offrendo una narrazione che spinge lo spettatore a riflettere sulle implicazioni future della tecnologia.
- Un’esperienza visiva e cinematografica unica: Il regista Gareth Edwards ha creato un mondo visivamente straordinario, girato in oltre 80 location tra cui paesaggi esotici come Thailandia, Vietnam e Giappone. L’approccio innovativo nella combinazione di riprese reali e effetti visivi dona al film un realismo sorprendente, con scenografie spettacolari che catturano l’attenzione e immergono completamente lo spettatore nell’atmosfera futuristica del film.
- Una trama emozionante e ricca di sfumature: La storia di Joshua, interpretato da John David Washington, e del suo viaggio per distruggere una presunta “arma” IA, che si rivela essere una bambina di nome Alphie, è toccante e complessa. Il film bilancia perfettamente l’azione con momenti di intima riflessione sui rapporti umani, creando una narrazione che unisce avventura, tensione emotiva e introspezione, rendendolo più di un semplice film di fantascienza.
L’aspetto più interessante del film è che i personaggi che si fronteggiano (robot, uomini e robot simili all’uomo in tutto tranne che per le orecchie, al posto delle quali hanno un buco che attraversa la testa da parte a parte, una sorta di sistema di raffreddamento con gli ingranaggi in vista) non sono schierati per gruppo di appartenenza ma per territori.

Quindi per alcuni i robot e l’intelligenza artificiale sono una minaccia, per altri un alleato.
Inoltre, l’evoluzione tecnologica è arrivata al traguardo di poter fare un backup non solo della mente ma anche dell’anima e dei sentimenti dell’essere umano per trasferirli in un clone robotico.

Questo meccanismo permette di svincolare il vissuto dal corpo mortale aprendo delle prospettive di rapporti che trascendono il tempo e la contemporaneità.


“The Creator” is a compelling sci-fi film by Gareth Edwards which explores the complexities of artificial intelligence and humanity in a future war. The narrative, set in the aftermath of artificial intelligence decimating Los Angeles, centers around a US soldier who begins to question his own reality when his mission to destroy a weapon presents a 6-year-old girl as the weapon. The film, shot across eight real-world locations, pushes the boundaries of questioning what it means to be human and the moral underpinnings of technology.
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