Solo l’1, 2 e 3 dicembre al cinema — Un evento imperdibile per chi ama arte, storia e bellezza.
Ho assistito all’anteprima e posso dirlo chiaramente: “Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo” non è un semplice documentario, ma un’esperienza che arricchisce e commuove.

1. Aggiunge uno sguardo nuovo alla mostra di Palazzo Barberini
Il film esalta dettagli, scelte compositive, giochi di luce e simboli presenti nelle opere che Caravaggio realizzò negli anni che precedettero e seguirono il Giubileo del 1600.
È pensato sia per chi ha visto la mostra – che qui ritrova tutto con una profondità diversa – sia per chi non ha potuto visitarla, trovando finalmente una guida chiara, poetica e avvincente su questo grande pittore.
2. Fa capire davvero che cosa sia il Giubileo, ieri e oggi
Il docu-film mette in dialogo il Giubileo vissuto da Caravaggio con quello del 2025: un parallelo sorprendente che permette di comprendere il significato spirituale, umano e sociale di questo evento.
Attraverso immagini, testimonianze e luoghi simbolici, il film diventa anche una riflessione sulla fede, sul perdono, sulla ricerca della grazia e sulla fragilità dell’essere umano.
3. È un viaggio immersivo dove arte, storia, musica e riflessione si fondono
Regia, fotografia, suono e narrazione collaborano per costruire un racconto avvolgente: si attraversano la Roma barocca, le opere più intense del maestro, i luoghi della contemporaneità, e le storie di pellegrini e studiosi.
Un’esperienza che coinvolge gli occhi, la mente e il cuore.
Conclusione
In soli 75 minuti, il film ci restituisce un Caravaggio più umano, più profondo, più vicino.
È un’opera capace di far dialogare secoli diversi attraverso una domanda che non smette mai di riguardarci: cosa significa davvero cercare la grazia?
Un evento speciale, raro e prezioso. Da non perdere.
