3 motivi per vedere “Deux Pianos”

Ci sono film che sembrano composti come partiture musicali, in cui ogni emozione è una nota, ogni scelta un accordo, e ogni silenzio un respiro.

“Deux Pianos”, l’ultimo film di Arnaud Desplechin, appartiene a questa categoria. Un melodramma delicato e intenso, in cui amore, rimpianto e musica si intrecciano fino a diventare inseparabili.

Mathias (François Civil), pianista di talento, torna in Francia dopo un lungo esilio per suonare accanto alla sua mentore Elena (una splendida Charlotte Rampling). Ma il suo ritorno nel paese d’origine lo riporta anche verso un amore mai dimenticato, quello per Claude (Nadia Tereszkiewicz), oggi vedova e madre. E proprio come nei duetti che dà il titolo al film, Desplechin costruisce una sinfonia di sentimenti sospesi tra ragione e passione, tra passato e presente.


Tre motivi per cui vale la pena vedere Deux Pianos

1 Perché affronta con delicatezza un dilemma universale (e molto femminile):

Molte spettatrici sorrideranno davanti a questa domanda — “come se non fosse già difficile trovarne uno buono, devo pure scegliere tra due uomini?” — eppure è un tema che attraversa la vita di molte donne.

Marito e amante, fidanzato e simpatia, vecchio e nuovo amore: come capire quale scelta ci renderà davvero felici? Desplechin non offre risposte, ma osserva con empatia e grazia, senza giudicare, lasciando che siano la musica e il tempo a dire ciò che le parole non possono.

2 – Perché la musica non accompagna la storia, la racconta.

I due pianoforti del titolo non sono solo strumenti, ma anime in dialogo. La musica diventa rifugio, confessione, legame e ostacolo insieme. Il brano di Bach scelto da Mathias — semplice, quasi intimo — suona come un atto d’amore, un gesto di perdono e di verità. François Civil riesce a far percepire questa vibrazione interiore in ogni nota, in ogni sguardo.

3 – Perché ha quella magia che solo il cinema francese sa evocare quando parla d’amore.

Arnaud Desplechin, erede della grande tradizione romantica e filosofica francese, costruisce un film sospeso tra sogno e realtà, con una regia lieve e una fotografia che sembra accarezzare i volti. E nel cuore di tutto, la presenza magnetica di Charlotte Rampling, straordinaria nel ruolo dell’insegnante Elena — ironica, misteriosa, tenera e implacabile come solo lei sa essere.


“Deux Pianos” è un film da ascoltare più che da guardare.

Ogni gesto contiene una melodia, ogni incontro una dissonanza, ogni addio una nota tenuta troppo a lungo.

È il cinema dei sentimenti puri, quello che non teme la malinconia, perché sa che anche la tristezza, a volte, può essere musica.


Deux Pianos

 di Arnaud Desplechin

Con François Civil, Nadia Tereszkiewicz, Charlotte Rampling, Hippolyte Girardot

Durata: 1h55 – Francia

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