3 motivi per vedere “Tutta colpa del rock”

Con Tutta colpa del rock Andrea Jublin firma una commedia corale che mescola musica, sogni mancati e voglia di riscatto. Protagonista è Lillo nei panni di Bruno, un ex chitarrista che ha messo da parte le proprie ambizioni artistiche e vive di espedienti. Un maldestro sabotaggio lo porta in carcere, dove l’incontro con altri detenuti darà inizio a una nuova avventura inaspettata.

Dentro quelle mura, tra personaggi sopra le righe e situazioni al limite del paradossale, Bruno trova una seconda occasione: mettere insieme una band e partecipare a un concorso musicale. Non sarà facile, ma il rock diventa lo strumento per ritrovare energia, amicizia e forse anche un po’ di sé stesso.

La presenza di attori legati alla serie cult Boris, che portano sullo schermo la loro inconfondibile ironia, e di musicisti come Elio e Naska aggiungono personalità e un tocco autenticamente rock a questa insolita avventura.

Tre motivi per vedere Tutta colpa del rock

1. L’irresistibile comicità di Lillo

Con la sua mimica travolgente e il talento innato per il paradosso, Lillo riesce a trasformare anche le situazioni più ordinarie in puro divertimento. È lui l’anima comica del film, capace di strappare risate sincere senza mai risultare forzato.

2. La guardia giurata dall’anima gentile

Indimenticabile la figura della guardia che accoglie Bruno in carcere come se fosse un cliente di un hotel di lusso. Un ribaltamento ironico che mostra come la gentilezza possa sorprendere anche nei contesti più improbabili.

3. Il potere trasversale del rock

La musica non è un semplice sottofondo, ma il vero filo conduttore della storia. È il rock che unisce personalità diversissime, che scioglie tensioni e crea nuove possibilità. Un linguaggio universale che diventa occasione di rinascita per chi ha perso la rotta.

Conclusione

Tutta colpa del rock è una commedia leggera e divertente, che alterna momenti esilaranti a spunti di tenerezza. Una pellicola che celebra il potere del rock e ci ricorda che, anche nei luoghi più inaspettati, può nascere l’occasione per cambiare strada.

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