Il Corpo, diretto da Vincenzo Alfieri e con un cast d’eccezione che include Giuseppe Battiston e Claudia Gerini, è un thriller che tiene lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. La trama ruota attorno alla scomparsa misteriosa dall’obitorio del corpo di Rebecca Zuin, una carismatica imprenditrice. L’ispettore Cosser, interpretato da un impeccabile Battiston, si trova di fronte a un caso intricato, pieno di segreti e colpi di scena.
Ecco tre motivi per cui vale la pena vederlo:

1. Un enigma che sfida la certezza della morte
L’idea centrale del film – la scomparsa di un cadavere – sfida il senso comune e immerge lo spettatore in un’atmosfera di inquietudine. La tensione è palpabile e alimentata da una regia che sfrutta al meglio una fotografia notturna e piovosa, rendendo l’intera storia un lungo purgatorio emotivo.
2. Personaggi complessi e ricchi di sfumature
Il film esplora le dinamiche familiari e di coppia in modo avvincente, contrapponendo un marito ambiguo e fedifrago (Andrea Di Luigi) a una moglie manipolatrice e affascinante (Claudia Gerini). Ogni personaggio è un potenziale colpevole, e il pubblico viene trascinato in un gioco di deduzioni che tiene alta la suspense fino all’ultimo minuto.
3. Omaggio ai maestri del genere
Alfieri si ispira a Hitchcock e ai noir degli anni ’70, ma con un tocco personale. La sceneggiatura è un puzzle ben calibrato che soddisferà anche i più appassionati di thriller, mentre la colonna sonora di Francesco Cerasi amplifica ogni momento di tensione.
Con Il Corpo, Alfieri dimostra ancora una volta la sua maestria nel creare storie che intrattengono con intelligenza. Un film che non solo intriga, ma invita a riflettere sui segreti che ciascuno nasconde.
