Un film che tocca il cuore, capace di trasformare storie difficili in atti di speranza.
Ecco 3 motivi per cui vale la pena vedere questo debutto in un lungometraggio di Cécile Allegra

1. Una storia di riscatto attraverso l’arte circense
Il protagonista, Mimmo Sannino, interpretato con intensità da Marco D’Amore, è un educatore di strada che si batte per riportare i giovani sui banchi di scuola, utilizzando l’arte circense come mezzo educativo. Trampoli, letture del Barone Rampante e nasi rossi diventano strumenti per accendere la speranza in contesti segnati dal degrado sociale e dall’ombra della camorra. Questa narrazione di riscatto, raccontata con delicatezza e realismo, fa riflettere sul potere trasformativo dell’arte e dell’educazione.
2. Un cast giovane e talentuoso
Oltre alla presenza carismatica di Marco D’Amore, il film si avvale di un cast di giovani interpreti straordinari come Marianna Fontana, Maria Esposito e Giuseppe Pirozzi. Ogni personaggio, dai sogni di Margherita, parrucchiera per necessità, alla passione per il parkour di Bruno, figlio di un boss, rappresenta un pezzo di quella gioventù dimenticata ma piena di potenzialità.
3. Un messaggio universale di speranza e resilienza
Criature affronta temi complessi come la dispersione scolastica, il disagio giovanile e la lotta contro contesti familiari oppressivi, ma lo fa con una confezione narrativa capace di emozionare un pubblico ampio. Grazie alla regia di Cécile Allegra, il film alterna momenti di dura realtà a piccoli miracoli quotidiani, mostrando come il coraggio e la solidarietà possano fare la differenza, anche nei luoghi più difficili.
Perché vederlo a scuola?
Criature non è solo un film, ma uno strumento educativo. Grazie al suo linguaggio accessibile e ai temi universali che tocca, è particolarmente adatto per proiezioni scolastiche, offrendo spunti di riflessione su giustizia sociale, educazione e speranza.
Per organizzare proiezioni dedicate, insegnanti e scuole possono contattare scuole@medusa.it.
