Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Eterno visionario è un’opera densa e affascinante diretta da Michele Placido, che esplora la vita e l’opera di Luigi Pirandello attraverso il viaggio che lo portò a Stoccolma per ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934. Grazie a una struttura narrativa fatta di flashback, il film svela gli incontri, le relazioni e le esperienze che hanno ispirato il genio drammaturgico di Pirandello. Con un cast d’eccezione, Eterno visionario si distingue per la sua accuratezza storica e per l’attenzione ai dettagli emotivi del protagonista.
Tre motivi per cui vale la pena vedere questo film:

1. Una straordinaria interpretazione di Fabrizio Bentivoglio
Fabrizio Bentivoglio riesce a incarnare alla perfezione Luigi Pirandello, un uomo complesso, tormentato dal suo genio creativo e dai conflitti personali. Bentivoglio restituisce con intensità e fedeltà l’umanità di Pirandello, accompagnando lo spettatore attraverso i momenti più intimi e dolorosi della sua vita, dalle difficili relazioni familiari al rapporto tormentato con Marta Abba, interpretata da Federica Luna Vincenti, musa ispiratrice del drammaturgo. La performance di Bentivoglio è una delle più intense della sua carriera, capace di cogliere le sfumature più sottili di un personaggio tanto iconico quanto fragile.
2. Valeria Bruni Tedeschi in una prova commovente
Nel ruolo di Antonietta Portulano, la moglie di Pirandello, Valeria Bruni Tedeschi offre una performance brillante, carica di emozione e sofferenza. Antonietta, schiacciata dalla gelosia e dalla malattia mentale, viene rappresentata con profonda umanità. La sua fragilità e il suo deterioramento mentale, che la portarono al ricovero in un manicomio, aggiungono un elemento di tragedia personale alla narrazione. La Bruni Tedeschi rende con maestria il conflitto interiore della donna, regalando al pubblico un personaggio tragicamente complesso.
3. Un viaggio tra arte e storia, immerso in ricostruzioni d’epoca
Eterno visionario colpisce per la ricostruzione storica dettagliata, con scenografie di Tonino Zera e costumi di Andrea Cavalletto che riportano in vita l’Italia e l’Europa degli anni ’30. La fotografia di Michele D’Attanasio gioca con luci e ombre, accentuando il tono drammatico e onirico del film, mentre la colonna sonora, composta da Umberto Iervolino e Federica Luna Vincenti, accompagna magistralmente i momenti più intensi della trama. Tra Roma, Stoccolma, la Sicilia arcaica e la Berlino dei cabaret, il film ci offre un ritratto affascinante di un’epoca e di un uomo che ha saputo trasformare la propria infelicità in arte.
Eterno visionario è un film che, grazie alla regia di Michele Placido e alle eccezionali interpretazioni del cast, offre un ritratto umano e struggente di Luigi Pirandello, uno degli autori più influenti della letteratura italiana. Un’opera imperdibile per gli appassionati di cinema e letteratura, capace di far riflettere sul complesso legame tra vita e arte.
