Con On Becoming a Guinea Fowl, la regista Rungano Nyoni ci trascina in un’esperienza cinematografica ipnotica e profondamente inquietante. Il film, vincitore del premio per la miglior regia nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2024, è il secondo lungometraggio della talentuosa regista zambiana, che unisce una narrazione cruda a una forma visiva audace e potente. Ambientato in Zambia, il film esplora le dinamiche oscure e invisibili della classe media, rivelando i sogni di benessere e gli orrori rimossi che convivono sotto la superficie di una società patriarcale e complessa.
3 motivi per vedere questo film:

1. Una critica tagliente alla società patriarcale
Rungano Nyoni non teme di affondare il coltello nelle contraddizioni della società zambiana, in cui il patriarcato e i suoi complici sono svelati con feroce ironia. Fin dalla prima scena, in cui la protagonista si ritrova con il cadavere dello zio senza che nessuno sembri volerla aiutare, la regista costruisce un quadro inquietante di disinteresse e indifferenza, specchio di una società che preferisce ignorare i problemi piuttosto che affrontarli. La denuncia sociale è potente, ma filtrata attraverso un linguaggio cinematografico raffinato, che miscela il realismo con elementi quasi onirici.
2. Il titolo e il suo significato simbolico
Il titolo del film trova origine in un cartone animato che la protagonista guarda subito dopo aver subito la violenza dello zio. Nel cartone, le faraone fanno versi per avvisare il gruppo dell’arrivo del pericolo, un segnale che però è mancato nella comunità zambiana del film. Le violenze dello zio, infatti, sono state nascoste per anni, consentendo il ripetersi di abusi che avrebbero potuto essere fermati al primo segnale. Questo dettaglio aggiunge una dimensione simbolica profonda alla narrazione, collegando la mancanza di denuncia collettiva alla continuità del trauma.
3. Stile visivo ipnotico e allucinatorio
La fotografia di David Gallego, unita alle musiche evocative di Lucrecia Dalt, crea un’atmosfera densa e straniante, in cui il confine tra realtà e allucinazione si fa sempre più labile. Nyoni utilizza con maestria questi strumenti per immergere lo spettatore in un mondo misterioso e claustrofobico, dove l’assurdo si fonde con la cruda realtà. Le inquadrature e la gestione dei colori contribuiscono a costruire un senso di costante tensione, trasformando ogni scena in un’esperienza visiva potente e disturbante.
On Becoming a Guinea Fowl è un film che scuote e affascina allo stesso tempo. Con una regia audace e una narrazione che intreccia magistralmente il surreale con il reale, Rungano Nyoni dimostra di essere una delle voci più originali e taglienti del cinema contemporaneo. Un’opera imperdibile per chi ama il cinema d’autore che sfida le convenzioni e invita a riflettere.
