La vita e le idee di Maria Montessori arrivano sul grande schermo con il film “Maria Montessori – La nouvelle femme”, diretto da Léa Todorov e interpretato da Jasmine Trinca. In uscita nelle sale italiane il 26 settembre, questa pellicola ci immerge in un ritratto emozionante e profondo dell’educatrice che ha cambiato per sempre il mondo della pedagogia.

Tre motivi per cui vale la pena vedere questo film:
1. Un ritratto intimo di una pioniera educativa
Il film esplora la figura di Maria Montessori, non solo come educatrice rivoluzionaria, ma anche come donna che ha sfidato le convenzioni sociali del suo tempo. Il ritratto personale e umano della Montessori, interpretato con grande intensità da Jasmine Trinca, offre uno sguardo intimo su una delle menti più visionarie del XX secolo. Un’opportunità imperdibile per conoscere meglio la donna dietro il metodo che ha cambiato la scuola. Un metodo ispirato da teorie scientifiche ma realizzato con l’aggiunta dell’amore e della fiducia nei confronti dei bambini che solo una donna poteva partorire.
2. Due storie di madri che rompono i tabù
Al centro del film non c’è solo Maria Montessori, ma anche la storia di Lili d’Alengy, una madre parigina che nasconde la disabilità della figlia per paura del giudizio sociale. Le due donne, diverse ma accomunate dalla lotta contro i pregiudizi, si incontrano e si sostengono in un percorso di crescita personale. La loro relazione non solo commuove, ma solleva importanti riflessioni sull’emancipazione femminile e sull’accettazione delle diversità. Inoltre, Maria e Lili, per un periodo della propria vita, delegano ad altri l’esercizio della propria maternità. Lili lo fa con motivazioni egoistiche, Maria per altruismo, ma la sofferenza della loro scelta le lega per tutto il film, portando alternativamente una a sfidare o sostenere l’altra, in un rapporto complice e solidale.
3. Una finestra sull’Italia e la Francia del primo Novecento
L’accurata ricostruzione storica e l’ambientazione nelle atmosfere della prima metà del Novecento donano al film una dimensione affascinante. Le lotte di Maria Montessori si intrecciano con i grandi cambiamenti sociali e culturali di quel periodo, e la pellicola offre uno spaccato autentico della società dell’epoca, in particolare sul ruolo delle donne e sulla loro emancipazione. Una nota di merito va alla scenografia e ai costumi che ci immergono in un’epoca ricca di contraddizioni e trasformazioni. Memorabile la scena nella quale Jasmine Trinca, nelle vesti di Maria Montessori, risponde, con sottile e provocatorio ironia, a battute sessiste, rimpiangendo il tempo nel quale gli uomini, invece di sfruttare il loro potere di condizionamento economico, si incipriavano e portavano parrucche per rendersi più attraenti.
Una menzione speciale per i piccoli attori
Il cast dei bambini nel film è davvero sorprendente. A partire dalla protagonista Rafaelle con la sua “sgrazia” (così definita da Jasmine Trinca nella sua presentazione della proiezione al Festival Film Villa Medici), ogni bambino porta sullo schermo un’energia unica, con momenti toccanti e divertenti che accompagnano la crescita dei loro personaggi. La scena in cui ballano liberamente al suono del pianoforte è una delle più emozionanti, un vero tributo alla libertà e all’individualità, principi cardine del metodo Montessori.
Con Maria Montessori – La nouvelle femme, il cinema celebra una donna straordinaria e il suo impatto duraturo sull’educazione moderna, offrendoci al contempo un’occasione di riflettere sull’importanza dell’inclusione e del rispetto nella crescita dei bambini.
