La Piccola Bottega degli Orrori torna sul palcoscenico con una nuova edizione esplosiva e ricca di sorprese. Questo celebre musical, basato sull’omonimo film cult di Roger Corman del 1960, è stato riproposto al pubblico italiano in una versione diretta da Piero Di Blasio, che mantiene intatta la magia dello spettacolo originale arricchendolo con un tocco moderno. Con Giampiero Ingrassia che torna a interpretare Seymour a distanza di 30 anni e un cast stellare che include Fabio Canino e Belia Martin, lo spettacolo è un’esplosione di energia, umorismo e coinvolgimento.
Ma cosa rende questa produzione così imperdibile? Ecco tre motivi per cui vale la pena vederla.

1. Un classico del musical che non passa mai di moda
La Piccola Bottega degli Orrori è un musical iconico, capace di incantare generazioni di spettatori. La storia di Seymour, un giovane fiorista che trova una pianta carnivora parlante, ha catturato il cuore di milioni di persone per il suo mix perfetto di commedia, horror e romanticismo. In questa nuova versione, Giampiero Ingrassia torna a vestire i panni di Seymour, un ruolo che ha già interpretato nel 1989 con grande successo. Ingrassia è semplicemente perfetto nell’equilibrare la goffaggine e l’ingenuità del suo personaggio con la crescente oscurità della trama.
Accanto a lui, Fabio Canino nel ruolo del burbero Mushnik e Belia Martin nei panni di Audrey, portano in scena interpretazioni energiche e coinvolgenti. Il pubblico si lascia trascinare dalle vicende di questa bizzarra bottega dove ogni desiderio sembra poter essere esaudito, ma a caro prezzo. La trama avvincente, accompagnata da una colonna sonora memorabile di Alan Menken, resta una delle più brillanti nella storia del musical, con brani celebri come Skid Row e Suddenly Seymour.
2. Effetti speciali e una regia che stupiscono
Uno dei punti di forza di questa produzione è senza dubbio l’uso magistrale degli effetti speciali e delle scenografie. La pianta carnivora, Audrey II, è interpretata da Velma K, una drag queen internazionale che riesce a dare vita al personaggio in modo straordinario. La pianta cresce a dismisura durante lo spettacolo, fino a diventare una presenza scenica imponente e minacciosa, capace di interagire in modo convincente con il resto del cast.
La regia di Piero Di Blasio riesce a bilanciare perfettamente gli elementi comici con quelli più oscuri, mantenendo il pubblico sempre sul filo del rasoio. Le transizioni tra le scene sono fluide e dinamiche, con giochi di luce e coreografie che amplificano l’efficacia narrativa. L’atmosfera anni ’60 viene evocata con grande maestria anche grazie ai costumi di Francesca Grossi, che contribuiscono a creare un mondo visivamente affascinante.
3. Un cast affiatato e di altissimo livello
Il terzo motivo per cui non dovresti perderti La Piccola Bottega degli Orrori è l’incredibile bravura del cast. Oltre a Giampiero Ingrassia, che dimostra ancora una volta di essere un interprete eccezionale, lo spettacolo vanta una serie di artisti straordinari che rendono ogni scena indimenticabile. Fabio Canino, che interpreta il proprietario del negozio Mushnik, porta in scena una comicità brillante e una presenza scenica inconfondibile. Belia Martin, nei panni della dolce e sfortunata Audrey, emoziona con la sua voce potente e la sua interpretazione commovente.
Da non dimenticare la fantastica performance di Emiliano Geppetti, che veste i panni del sadico dentista Orin Scrivello, un personaggio tanto eccentrico quanto spassoso. Le tre coriste, Giovanna D’Angi, Stefania Fratepietro e Claudia Portale, accompagnano le vicende con brani musicali che aggiungono vivacità e ritmo alla narrazione.
Conclusione
Se sei un appassionato di musical o semplicemente in cerca di uno spettacolo che unisca divertimento, musica e un pizzico di horror, La Piccola Bottega degli Orrori è lo spettacolo che fa per te. Con un cast eccezionale, una regia brillante e una pianta parlante indimenticabile, questo musical si conferma una delle produzioni più originali e coinvolgenti in scena. Non perdere l’occasione di vivere questa avventura fuori dall’ordinario, e preparati a morire… dal ridere!
