Il film Greener Grass (2019), scritto e diretto da Jocelyn DeBoer e Dawn Luebbe, è una delle opere più originali e disturbanti del cinema indipendente statunitense degli ultimi anni. Ambientato in un’iperrealistica periferia americana, questo film combina una satira tagliente con elementi di surrealismo e horror, regalando agli spettatori una riflessione inquietante sulla società contemporanea.
Ma perché vale la pena vedere Greener Grass? Ecco tre motivi principali:

1. Una satira grottesca della società americana
Greener Grass è un ritratto esasperato e surreale della classe media americana, dove l’apparenza e la conformità sociale sono portate all’estremo. Il villaggio in cui vivono i protagonisti è un luogo dove tutti si muovono in golf cart, le famiglie indossano abiti perfettamente coordinati, e la gentilezza è tanto esasperata da diventare inquietante. La satira colpisce duro, mettendo in luce l’ipocrisia di una società che sembra ossessionata dal mantenere una facciata di felicità perfetta, anche quando sotto la superficie tutto crolla.
Il film ci fa sorridere d’angoscia di fronte a situazioni assurde: una madre che regala il suo neonato a un’amica solo perché lo ha ammirato, o una famiglia che affronta con disinvoltura la trasformazione del figlio in un cane. Ogni scena diventa una critica feroce e, al tempo stesso, grottesca, di quella che potremmo chiamare “la prigione della perfezione”.
2. Un’estetica vivida e surreale
Dal punto di vista visivo, Greener Grass è un’opera straordinaria. I colori vivaci e l’attenzione ai dettagli sono utilizzati per amplificare il senso di disagio. Le scenografie perfettamente curate, con i prati verdi impeccabili e le case linde e ordinate, creano una sensazione di falsità e artificiosità, un mondo in cui tutto è troppo “perfetto” per essere vero.
Le registe DeBoer e Luebbe portano all’estremo la stilizzazione degli ambienti e dei personaggi, costruendo un’estetica che ricorda una versione iper-colorata e distorta della realtà, quasi come un incubo a occhi aperti. Questo rende il film non solo visivamente accattivante, ma anche profondamente disturbante, creando un contrasto tra l’apparente serenità delle immagini e la sottostante tensione emotiva.
3. Una riflessione tagliente sulla società contemporanea
Dietro l’apparenza di una semplice satira sociale, Greener Grass nasconde una riflessione più profonda e inquietante sulla società americana contemporanea. Come spiegano le registe stesse, il film esplora i temi del tradizionalismo, del conformismo e del ritorno ai “bei vecchi tempi”. È un’analisi tagliente di come la cultura della “buona società” dei sobborghi, con le sue regole e aspettative, possa soffocare la spontaneità e la libertà individuale.
Gli adulti nel film si comportano come bambini petulanti, incapaci di affrontare problemi reali e preoccupati soltanto delle apparenze. In questo, Greener Grass diventa una sorta di film horror mascherato da commedia, dove l’orrore non deriva da mostri esterni, ma dalla banalità del male nascosta sotto il velo di una vita apparentemente perfetta.
Conclusione
Greener Grass è una commedia nera che trasforma l’ordinario in qualcosa di bizzarro e inquietante. Grazie alla sua satira feroce, la sua estetica surreale e il suo sguardo critico sulla società contemporanea, è un film che merita assolutamente di essere visto. Preparati a sorridere, ma anche a riflettere profondamente su quanto l’apparenza e la perfezione possano nascondere un lato oscuro.
