Lo spettacolo teatrale Dall’alto di una fredda torre, scritto da Filippo Gili, è un’opera profonda e sorprendente, messa in scena in un ambiente intimo che offre agli spettatori un’esperienza visiva e emozionale unica. Attraverso una storia che esplora il legame tra famiglia, malattia e la difficile scelta della vita e della morte, questo dramma riesce a coinvolgere e far riflettere su temi universali.
Ecco i tre motivi principali per cui vale la pena vedere questo spettacolo.

1. Un allestimento immersivo che crea un’intimità con i personaggi
Uno degli aspetti più affascinanti di Dall’alto di una fredda torre è la disposizione dello spazio scenico. Gli spettatori sono seduti lungo i lati lunghi della sala, a pochi passi dai personaggi che interagiscono attorno a un tavolo centrale. Questa vicinanza fisica agli attori crea una connessione immediata con la narrazione, immergendo il pubblico nell’atmosfera domestica della scena.
La scelta di suddividere l’azione in tre ambienti distinti – la tavola da pranzo, il salotto e lo studio medico – con semplici giochi di luce che separano le scene, permette al pubblico di vivere l’illusione di essere spettatori invisibili, presenti nelle stanze dove si svolgono conversazioni intime e spesso dolorose. La particolarità della disposizione, che non permette a nessuno di vedere i volti di tutti i protagonisti contemporaneamente, rafforza il concetto che ognuno, come nella vita reale, abbia una prospettiva limitata e soggettiva sugli eventi.
2. Un testo che solleva dilemmi morali e personali
Il tema centrale dello spettacolo, la scelta tra la vita e la morte in un contesto familiare, si manifesta in modo sottile e inquietante. Tutto inizia come un gioco durante una cena domenicale, quando i figli chiedono ai genitori di scegliere chi tra loro due preferirebbero salvare in una situazione estrema. Questa domanda, all’apparenza innocente, si trasforma presto in una riflessione angosciante che si sviluppa per tutto lo spettacolo, alternando momenti di dialogo tra la famiglia e le dottoresse che annunciano una diagnosi fatale.
Filippo Gili riesce a sviscerare un dilemma che, pur rimanendo radicato nel contesto della finzione teatrale, tocca corde profonde e personali per il pubblico. Lo spettatore è invitato a confrontarsi con la tematica della scelta e del sacrificio, rendendo il testo non solo un intrattenimento, ma un’esperienza di riflessione morale e personale. La potenza del tema sovrasta persino gli aspetti tecnici dello spettacolo, al punto che, come succede nel corso della performance, alcuni cambiamenti in scena (come la sostituzione di un attore senza che il pubblico se ne accorga subito) passano in secondo piano, a dimostrazione dell’intensità del messaggio trasmesso.
3. Un cast eccezionale che rende viva la tensione emotiva
Il cast di Dall’alto di una fredda torre è composto da sette attori che interpretano sei personaggi, e la loro capacità di trasmettere emozioni e tensione è uno dei pilastri dello spettacolo. Gli attori Simona Asole, Paola Cirillo, Silvia Di Giorgio, Serenella Di Nepi, Massimo Ponti, Andrea Scarpellini e Paolo Andrea Zaccheddu riescono a mantenere un equilibrio perfetto tra la quotidianità della vita familiare e il peso del dramma che si sviluppa sul palco.
Un particolare tocco registico che ha sorpreso il pubblico è stato l’uso di due attori per interpretare lo stesso personaggio, una scelta non immediatamente evidente. La transizione tra gli attori è stata così fluida da non essere notata fino alla fine, quando il pubblico ha realizzato l’effetto che questo gioco di sdoppiamento ha avuto sulla narrazione. Questo cambiamento impercettibile amplifica il tema dell’ambiguità e dell’incertezza che permea l’intero spettacolo.
Conclusione
Dall’alto di una fredda torre è un’esperienza teatrale che va oltre la semplice rappresentazione di un dramma familiare. Grazie alla sua messa in scena immersiva, a un testo che esplora dilemmi profondi e a un cast capace di far vivere ogni emozione con intensità, questo spettacolo è un’opera imperdibile. Se siete alla ricerca di una serata teatrale che vi coinvolga emotivamente e vi faccia riflettere su temi universali come la vita, la morte e la famiglia, Dall’alto di una fredda torre è un’esperienza che merita di essere vissuta.
