3 motivi per vedere DEUX (TWO OF US) #RomaCinemaFest

Il film Deux (Two of Us), diretto dall’italiano Filippo Meneghetti ma girato in Francia, ci immerge in una storia toccante e delicata che affronta il tema dell’omosessualità femminile in età avanzata. Un’opera che non solo commuove, ma anche sfida le convenzioni sociali, portando sul grande schermo l’amore segreto di due donne mature, interpretate magistralmente da Barbara Sukowa e Martine Chevallier.

Già accolto con grande entusiasmo dalla critica al Toronto Film Festival e venduto in tutto il mondo, Deux si prepara a conquistare anche il pubblico italiano, grazie alla distribuzione di Teodora Film. Ma quali sono i motivi per cui vale davvero la pena vedere questo film?

Ecco i tre più importanti:

1. Una storia d’amore invisibile, ma potente

Il cuore di Deux è l’amore tra Nina (Barbara Sukowa) e Madeleine (Martine Chevallier), un amore vissuto in segreto per decenni. La loro relazione, nascosta agli occhi della famiglia di Madeleine, riflette una verità dolorosa: il peso della società, della tradizione e delle aspettative familiari che spesso costringono le persone a nascondere la propria identità. Quando un improvviso malore di Madeleine mette tutto in discussione, le due donne si trovano costrette a uscire allo scoperto, mettendo alla prova non solo il loro amore, ma anche il loro coraggio.

Filippo Meneghetti esplora con delicatezza e profondità il tema dell’amore omosessuale nella terza età, un argomento raramente trattato al cinema. La forza emotiva del film risiede proprio nella capacità di raccontare una storia intima e universale, che tocca temi come la vulnerabilità, l’accettazione e il bisogno di libertà.

2. Interpretazioni eccezionali di due attrici leggendarie

Le performance di Barbara Sukowa e Martine Chevallier sono il motore che rende Deux un film straordinario. Sukowa, celebre per i suoi ruoli nel cinema tedesco d’autore, e Chevallier, un’icona del teatro francese, portano sullo schermo una chimica unica, fatta di silenzi eloquenti e sguardi pieni di significato.

Nina e Madeleine sono personaggi complessi, pieni di sfumature, e le due attrici riescono a trasmettere con maestria le loro emozioni e fragilità. Le loro interpretazioni rendono ogni scena autentica e profondamente toccante, mantenendo lo spettatore coinvolto fino all’ultimo minuto. Non sono solo le protagoniste di una storia d’amore, ma eroine di una battaglia personale contro il giudizio della società e il tempo che passa.

3. Un’opera visivamente potente e simbolica

La regia di Filippo Meneghetti è sottile e raffinata, con un uso sapiente della luce e dello spazio che arricchisce ulteriormente il racconto. L’appartamento in cui Nina e Madeleine vivono la loro storia d’amore segreta diventa quasi un personaggio a sé, un rifugio sicuro ma anche una prigione emotiva, che riflette la duplicità della loro condizione. Gli ambienti intimi e claustrofobici amplificano il senso di isolamento vissuto dalle protagoniste, mentre i pochi momenti di apertura all’esterno simboleggiano la libertà e la scoperta di sé.

La colonna sonora minimalista e la fotografia nitida, unite alla capacità del film di alternare momenti di dramma profondo con brevi sprazzi di ironia, rendono Deux un’esperienza cinematografica completa e avvolgente. La sceneggiatura bilancia sapientemente emozioni intense con toni più leggeri, creando un flusso che tiene alta l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine.

Conclusione

Deux (Two of Us) non è solo un film sull’amore, ma una riflessione profonda sulla libertà personale, sulle convenzioni sociali e sul coraggio di vivere la propria verità. La regia di Filippo Meneghetti, le interpretazioni di Barbara Sukowa e Martine Chevallier, e la narrazione intensa fanno di questo film una perla rara del cinema contemporaneo, capace di toccare corde universali.

Per chi ama le storie autentiche, per chi desidera essere commosso e provocato, e per chi crede che l’amore non conosca età né limiti, Deux è un film da vedere assolutamente. Una pellicola che dimostra come, anche nei momenti più difficili, l’amore possa essere l’unica vera rivoluzione.

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