Il nuovo film di Paolo Zucca, L’uomo che comprò la Luna, è una commedia surreale e poetica che cattura l’essenza di una Sardegna magica e sconosciuta. Scritto dallo stesso Zucca insieme a Barbara Alberti e Geppi Cucciari, questo film ha conquistato il cuore del pubblico sardo e ora arriva nelle sale cinematografiche romane, pronto a incantare spettatori di tutta Italia. Con un cast d’eccezione, tra cui Jacopo Cullin, Francesco Pannofino, Benito Urgu, Stefano Fresi, Lazar Ristovski e Angela Molina, L’uomo che comprò la Luna si configura come un viaggio fuori dall’ordinario, capace di mescolare ironia, poesia e cultura sarda.
Ecco tre motivi per cui vale assolutamente la pena vedere questo film:

1. Una commedia brillante e fuori dagli schemi
L’uomo che comprò la Luna si distingue per il suo umorismo unico, una comicità che non ha bisogno di forzature ma che scaturisce naturalmente da una narrazione surreale e a tratti poetica. Il protagonista, Jacopo Cullin, interpreta il personaggio di Kevin Pirelli, un finto milanese costretto a riscoprire le sue radici sarde per compiere una missione improbabile: scoprire chi ha “comprato” la Luna. Affiancato da due spassosi agenti segreti, interpretati magistralmente da Stefano Fresi e Francesco Pannofino, Kevin/Gavino si imbarca in un percorso di trasformazione culturale che lo porta a immergersi nella sardità più autentica.
Il film diverte e stupisce con gag originali e dialoghi brillanti, come la memorabile scena dell’arrivo di Kevin in Sardegna, dove ogni elemento visivo e non verbale parla più delle parole. È un film che ricorda il meraviglioso stupore de Il favoloso mondo di Amélie, mescolando la magia del quotidiano con situazioni fuori dall’ordinario, e lasciando lo spettatore incantato.
2. Un omaggio poetico alla Sardegna e alle sue tradizioni
Oltre alla comicità, il film di Zucca è un vero omaggio alla cultura e ai paesaggi della Sardegna. Attraverso i personaggi e i luoghi, la pellicola esplora l’anima sarda con autenticità e rispetto. L’addestramento culturale di Kevin, condotto dall’irresistibile Benito Urgu nel ruolo del coach di sardità, è uno spaccato divertente ma profondo sulle tradizioni e le peculiarità dell’isola. Il film mostra una Sardegna lontana dagli stereotipi turistici, portando alla luce i suoi valori, la sua storia e le sue contraddizioni, attraverso un racconto che ha il sapore di un vero road movie.
Le performance di Lazar Ristovski e Angela Molina aggiungono un tocco poetico e magico alla narrazione, elevando la storia a un livello più universale. Il film non è solo una commedia, ma anche un viaggio simbolico alla ricerca di sé stessi, delle proprie radici e dell’importanza della memoria. La bellezza dei paesaggi sardi diventa parte integrante della trama, conferendo alla storia un’atmosfera onirica che affascina e tocca l’animo dello spettatore.
3. Un cast eccellente e una regia ispirata
L’uomo che comprò la Luna si avvale di un cast stellare che offre interpretazioni memorabili. Jacopo Cullin, nel doppio ruolo di Kevin Pirelli e Gavino Zoccheddu, riesce a incarnare con naturalezza la dualità tra modernità e tradizione. La sua trasformazione da milanese impostato a sardo autentico è uno degli elementi più comici e affascinanti del film. Stefano Fresi e Francesco Pannofino danno vita a due agenti segreti improbabili e divertenti, che con il loro stile unico arricchiscono la narrazione di una comicità irresistibile.
La regia di Paolo Zucca è raffinata e ispirata. Ogni inquadratura è curata nei dettagli, valorizzando i luoghi e i volti dei personaggi. La sceneggiatura, scritta in collaborazione con Barbara Alberti e Geppi Cucciari, riesce a bilanciare con intelligenza l’ironia e la profondità, creando un film che si lascia guardare con leggerezza ma che offre spunti di riflessione più profondi.
Conclusione
L’uomo che comprò la Luna è un film che colpisce per la sua originalità e la sua capacità di combinare umorismo, poesia e tradizione. Una commedia surreale che, attraverso la leggerezza, parla dell’importanza delle radici e della scoperta di sé stessi. Se amate i film che sanno sorprendere e incantare, non perdetevi questo piccolo gioiello del cinema italiano.
